L'Archivio Diocesano di Viterbo ed il Cedido
L’inverno è la stagione ideale per dedicarsi
allo studio e noi guide turistiche ne approfittiamo per aggiornarci e
prepararci al periodo di maggior lavoro. Quindi stavolta voglio portarvi con me
in uno dei luoghi della cultura più importanti e fondamentali della città: il Centro diocesano di documentazione per la storia e la cultura religiosa di Viterbo
(Cedido).
Inaugurato
il 26 maggio 2004, riunisce in un’unica sede, presso il Palazzo dei Papi, vari archivi
storici e biblioteche ecclesiastiche. Il
Cedido conserva patrimoni documentari di grande valore,
costituendo una fonte storica inestimabile. È luogo, non solo di conservazione,
ma anche di valorizzazione della documentazione prodotta nel tempo da diverse
istituzioni, enti e persone - tutte in qualche modo collegate con la presenza e
le funzioni della diocesi viterbese - di fondamentale importanza per la
conoscenza della storia e della cultura religiosa di questo territorio.
Tra i
compiti del Centro è compresa la salvaguardia e la valorizzazione degli archivi
e delle biblioteche delle antiche Diocesi di Acquapendente, Bagnoregio,
Montefiascone e Tuscania che, dal
1986,
sono confluite nell’attuale Diocesi di Viterbo e che sono rimaste
nelle loro sedi originarie. Per queste importanti istituzioni il Cedido
garantisce la conservazione e la consultabilità, in alcuni casi permettendone
l’apertura al pubblico, in altri casi consentendovi l’accesso tramite
appuntamento.
Il Centro
diocesano di documentazione raccoglie un’ingente quantità di materiale
documentario: circa 5000 unità datate tra XIV e XX secolo, ai quali si
aggiungono le importanti collezioni bibliografiche raccolte nelle biblioteche
del Capitolo della Cattedrale di Viterbo,
della sezione viterbese dell’Azione
Cattolica, dei Seminari di Viterbo e Tuscania, e del Centro di
ricerche per la storia dell’Alto Lazio. Tra i
fondi archivistici conservati presso il Centro diocesano di documentazione si
possono ricordare:
l’Archivio del
Capitolo della Cattedrale, l’Archivio della
Curia vescovile, gli Archivi delle
Parrocchie (Viterbo, Canepina,
Vetralla, Barbarano, S. Martino al Cimino e tante altre), gli Archivi delle
Confraternite di Viterbo e diocesi (ad esempio, la confraternita del Gonfalone,
quella di S. Egidio, di S. Maria della
Cella, la Compagnia del Suffragio e quella della Morte, ecc.), gli Archivi delle
arti di Viterbo (dei calzolai, dei fabbri ferrai, dei muratori, dei falegnami, dei sarti, dei mercanti, ecc.), gli Archivi dei conventi e
dei monasteri di Viterbo e di altre località della Diocesi e molto altro ancora.
Sala studio |
Ringrazio
sentitamente il Prof. Luciano Osbat per la cordiale disponibilità e la dott.ssa
Elisa Angelone, che con estrema precisione mi ha fornito tutte le informazioni e la documentazione fotografica necessari per questo articolo.
Sala conferenze |
Sala pergamene |
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