Visitare Tarquinia
Alzi la mano chi non è mai stato a Tarquinia. Molti di voi sicuramente avranno visitato le celeberrime tombe dipinte della necropoli di Monterozzi, di cui già vi ho parlato qui. Ebbene, sappiate che Tarquinia è molto di più del suo passato etrusco. Se siete arrivati fino al Museo Nazionale Etrusco, avrete forse intuito che l'itinerario archeologico non è il solo da percorrere. Ma veniamo al dunque: insomma, cosa vedere a Tarquinia? Ecco i miei consigli pratici.
Tomba dei Leopardi |
Sapete che non mi piace il turismo modi-e-fuggi e che sostengo la filosofia del "viaggiare con lentezza", quindi, se potete, prendetevi l'intera giornata per godervi la bellezza di questo incantevole luogo situato tra la Tuscia e la Maremma. Ovviamente per chi non fosse mai stato alle necropoli di Monterozzi, la tappa è obbligata: partiamo da qui per comprendere le origini della città e conoscere più da vicino l'affascinante popolo etrusco. Consiglio di acquistare un biglietto cumulativo necropoli + museo perché c'è un po' di sconto (8€ in tutto anziché 6€ solo per necropoli + 6€ solo per museo). Entrambi sono siti statali, quindi, la prima domenica del mese l'ingresso è gratuito per tutti.
Alla necropoli potete decidere voi quanto tempo dedicare alle tombe: se siete particolarmente interessati e volete spulciate ogni singola sepoltura non vi basteranno due ore; se invece vi serve poco per farvi un'idea, consiglio di puntare a quelle più significative (tomba dei Giocolieri, delle Leonesse + Fiore di loto, della Caccia e della pesca, dei Caronti, dei Leopardi, tomba Bartoccini e della Pulcella). Date uno sguardo anche al territorio circostante: la collina di fronte è il sito dell'antica Civitas, l'abitato etrusco più esteso dove vi sono ancora le vestigia dell'Ara della Regina, da cui vengono i celebri Cavalli alati, capolavoro della coroplastica etrusca, ora esposti al Museo Nazionale Etrusco. Guardando verso il mare, invece, notate la centrale elettrica di Montalto di Castro: antico e moderno per non farci mancare nulla! E poi godetevi un po' di relax tra gli ulivi dell'area archeologica...
Dopo la visita alla necropoli potete riprendere l'auto o il pullman fino al centro storico, la medievale Corneto: troverete le indicazioni per un ampio parcheggio immediatamente fuori le mura. Fermatevi ad osservarle in tutta la loro maestosità: preannunciano qualcosa di bello e prezioso che custodiscono da secoli. Entrate da Porta Tarquinia (quella più in alto): vi accoglierà la chiesa di San Francesco in tutto il suo splendore. Proseguite fino a piazza Matteotti, dove sorgono l'imponente Palazzo Comunale (visitabile) e la Fontana monumentale.
Le mura medievali di Corneto |
Ma ora veniamo alla parte più insolita. In genere a Tarquinia si va per l'itinerario archeologico e poi si riparte. Io invece vi invito a rimanere e indugiare a passo lento tra torri e piazzette, perdendovi tra i vicoli più nascosti: scoprirete scorci inaspettati che vi lasceranno senza fiato. Prendete la strada che costeggia il museo e dopo pochi metri sulla destra troverete il Duomo dedicato ai Santi Margherita e Martino: già ad un primo sguardo ci rivela i rifacimenti avvenuti nel tempo, dal XV al XX secolo. A pochi metri dal Duomo, merita uno sguardo anche la deliziosa piazza Soderini.
Proseguendo su questa via arriviamo fino al limite nord/ovest della città segnalato dalla cinta muraria: intravediamo un torriore a pianta circolare detto erroneamente "di Matilde di Canossa" e oltrepassiamo la doppia porta "scea" o "a baionetta" (un sistema di fortificazione atto a intrappolare i nemici). A questo punto rimarrete a bocca aperta perché vi troverete davanti uno degli edifici medievali più belli d'Italia: la chiesa Santa Maria in Castello (a cui spero di poter dedicare presto un post). Assicuratevi che sia aperta contattando l'Ufficio Turistico al numero 0766 849282.
La chiesa di S. Maria in Castello (XIII secolo) |
Il Palazzo dei Priori |
Torre Barucci in Via delle Torri |
Ultimo sforzo: arrivate fino alle chiese di San Martino, del Salvatore e di San Giacomo: tre gioielli nascosti ma che vale la pena visitare (prima contattate sempre l'Ufficio Turistico, mi raccomando). Certo, se siete camminatori instancabili, vi direi di raggiungere anche il santuario di Santa Maria di Valverde, dove è conservata una pregevole icona bizantina della Madonna con Bambino, la chiesa di S. Giovanni e la Fontana Nova... ma, insomma, di carne al fuoco ne abbiamo già messa tanta e sicuramente questo tuffo nel Medioevo vi rimarrà nel cuore.
Sicuramente tra l'epoca etrusca e quella medievale, vi verrà fame: per uno snack al volo, tra pizzerie, panetterie e localini di vario genere c'è l'imbarazzo della scelta. In alternativa potete decidere per uno dei tanti ristoranti del centro e, poiché siamo vicini al mare, i golosi di pesce possono andare sul sicuro: solo prodotti freschi!
Ora che vi ho tracciato un itinerario, potete scegliere se farlo da soli o contattarmi per una visita guidata: penserò a tutto io, voi dovrete solo rilassarvi, passeggiare.... e seguirmi!
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